sabato 10 febbraio 2007

quelli che......i perseguitati

stamattina, mi è successa una cosa strana
di quelle che a primo acchitto non gli dai peso,
insomma possono capitare a tutti cose strane no?
..ed invece poi vai con una riflessione esistenziale sul senso della vita!!!!
:D:D:D
dunque il fatto è andato più o meno così....
....ero andato a prendere un caffè prima di pranzo.....
...sono solito andare a prendere un caffè prima di pranzo,
mi fumo la mia brava sigaretta, quando incontro una signora....
mi strattona, mi dice: "lo vedi quell'uomo dentro alla macchina parcheggiata?"
faccio per sporgermi, per guardare, e lei mi tira a se dicendo di non guardare, o meglio di guardare ma con discrezione ("guarda, ma fai a vedè che non guardi")......(traduco in italiano, visto che non saprei scrivere quello che mi ha realmente detto....lasciando invariato, credo, il senso di ciò che mi voleva dire...)
dice: "quello è mio marito.....io gli faccio registrare le telefonate....lo controllo.....
vedi, adesso siamo andati a fare la spesa...ma io controllo se mentre sono dentro lui telefona alla puttana!!!"
considerato il fatto che la signora aveva circa una 60ina di anni e che
il marito, credo più o meno la stessa età....mi è scattato un moto di riso...
"azz...hai capito i piccioncini a 60 anni!!!"
mi sono liberato da questa storia con una banale scusa...
tornando verso casa, mi sono venute in mente tante cose...
come se qualcuno avvesse premuto un pulsante su on....
ho iniziato a pensare, a paragonare quello che avevo appena visto, con quella che era fino a quel momento la mia esperienza....
penso, e penso....e mi fermo. mi appare in mente la parola perseguitati,
come fosse venuta fuori da un lungo calcolo, come quando stai usando la calcolatrice,
e ti viene fuori un risultato che ti mette in crisi tutti i tuoi calcoli...
o quanto meno fa in modo che tu li ricontrolli di nuovo..
..pensando a quelli che vivono tutta una vita da perseguitati,
perseguitati da se stessi, dalle proprie smanie mentali di stare sempre un passo in avanti al proprio compagno, al proprio interlocutore....
quelli che io sono ill più bravo
quelli che a me nessuno mi fa fesso.....
quelli che mo ti sistemo io....
quelli che ormai la cazzimma (espressione tipica napoletana per intendenre la cattiveria)
se li stà rosicando fino al midollo....
quelli che la propria vita è in funzione degli atteggiamenti, e delle altrui decisioni....
quelli barricati dentro se stessi, pronti a balzare fuori e ad azzannare chiunque
dico chiunque esso sia....
quelli che non decidono mai,
che vanno a seconda del vento....
quelli che hanno smesso di vivere da un pezzo...
....quelli che da morti aspettano la morte illudendosi di vivere la propria vita
quelli che sono messaggeri di morte....
quelli che in una relazione sono io a a dettare le regole....
quelli che mi hai fatto un torto, adesso te la faccio pagare...
la calcolatrice sembrava impazzita vomitando fuori tutto il marcio ed il brutto
rimasti seppelliti per tanto tempo.
ho preso una decisione.
non voglio essere un perseguitato.

giovedì 8 febbraio 2007

la prima volta non si dimentica mai....

oggi per la prima volta nella mia vita ho preso parte ad un esame....
dall'altra parte della barricata.....stavolta.....
un'emozione incredibile...
durata giusto l'attimo che l'orda barbarica mi travolgesse nell'entrare in aula....
le solite cose..
controlla che non copino, che non parlino.....
controlla le identità...insomma normale amministrazione.
poi d'un tratto ricado risucchiato in un vortice emozionante....
una vocina calda, gracile, dolce (ne sono sicuro, era quella di un angelo, no...dico a prescindere) richiama la mia attenzione: "professore, mi scusi, le posso chiedere una cosa?"
e che te lo dico a fare!!!! non si è capito niente più!!!!!!
mi aveva chiamato professore!!!!!
che emozione!!!!!!
che bello!!!!
:D:D:D:D ........
altre volte nella vita mi avevano chiamato professore..., anzi a dire il vero Prufessò. Capitava al ristorante dove mi rompevo il culo 14 ore al giorno per poco più di 60 euro....
il vecchietto, il padrone insomma, non che cognato di Alfieri...noto cammorrista degli anni '80
diceva che io somigliavo 'o professore e vesuvian....inoltre facevo (nel senso di frequentavo) le scuole alte (nel senso di livello di istruzione, non di altitudine....), e quindi aveva preso a chiamarmi così......
e che ci vuoi fare è una vitaccia.....
ma oggi no, è stato diverso, oggi ero lì, ma dall'altra parte della barricata.
oggi ai miei occhi ( dico sempre la baraonda di gente che mi ha investito appena le porte dell'aula si sono aperte), erano tutti dei teneri bimbetti, di quelli che si vedono la mattina fuori le scuole, ognuno nel suo banchetto, secondo quell' che è stato un ordine imposto..... anche se è stata una lotta tra chi voleva copiare, tra chi voleva parlare.... e tra chi pensando di fare uno sguardo "sguencio" (mia tipica espressione per indicare uno sguardo accattivante) rivolto alla mia persona, credeva di fare i fatti suoi. E no, questo proprio no.
giro tra i banchi, nell'aula....
ad un tratto mi fermo, prima che mi venga il mal di testa e vedo quello che una volta era il mio posto, quello dove mi sedevo per fare l'esame.....
sceglievo sempre lo stesso posto. fila destra primo banco posto esterno....perchè così nessuno mi poteva ditrarre. pensavo:" cacchio sto davanti, non mi rompono il cazzo... "
questa è stata la prima equazione non soddisfatta. puntualmente si sedeva qualcuno dietro di me che a 10 minuti dalla fine degli esami mi diceva: "scusa, mi passeresti l'ultimo esercizio?"
è risaputo che l'ultimo esercizio è sempre quello più rompicoglioni, per intenderci quello da 4 facciate di foglio protocollo.....e allora pensavo: "ma come io sto al primo banco ad uno sputo dal prof. ma con quale coraggio!!!!" e qualche volta mi sono anche incazzato, data l'assurda insistenza....
oggi il mio posto era occupato, c'era una dolce e giovane signorina, minuta e carina nell'aspetto e nei modi. è stata lì tranquilla a fare il suo dovere, composta, desiderosa di dimpostrare tutto il suo sapere....
ed indovinate a 10 minuti dalla fine a chi ho dovuto cazziare per far in modo che la lasciasse in pace......

mercoledì 7 febbraio 2007

chicercanontrova.....e sai perchè.....perchè non sa nemmeno che sta cercando

che bello il mio primo blog....
il primo dilemma di quando decidi di usare uno spazio del genere....
...a proposito ma che dimensione è????
è scegliere un titolo.
manco si stesse scegliendo il nome del proprio primo figlio....
cacchio almeno in quel caso le tradizioni locali ti vengono in aiuto, scegliendo al posto tuo....
ma qui proprio no. è un problema di scelta. e non parlo certo di massimizzazione intertemporale o altre schifezze del genere (gli economisti possono capirmi....gli altri possono deliberatamente prendermi per pazzo :P).
ebbese si, è bastato un attimo senza pensare....eccolo, è lui...
chicercanontrova!!!
mi piace, mi suona bene, ed ora sento che mi assomiglia tanto. ancora di più di ciò che ho sempre pensato.
il dado è tratto.